Il blocco della blogger


Prima di avere un blog tutto mio, pensavo che il blog potesse dare la possibilità di esprimersi in anonimato, di sfogarsi, di dire tutto ciò che si pensa. Ebbene, non so se esiste, ma io ho il blocco della blogger. 

Non sono ancora capace di parlare di me stessa in maniera profonda. Quando si scrive ci si espone. Non so ancora se sono disposta a condividere alcune parti di me con il mondo .. Per cui mi tengo  volutamente  neutra anche se vorrei calcare la mano. 

E poi? Quale anonimato del web...?!? Oramai conosco le mie amiche blogger virtuali e mi preoccupo anche di cosa pensano loro. Mica posso scrivere stupidaggini! 


Domanda. Voi come fate? :-)

25 commenti:

  1. Eh, eh, bella domanda!
    Io non ho parlato a nessuna delle mie amiche "reali" o parenti (a parte mio marito ovviamente) del blog e quindi mi sento un pochino più libera.
    Io direi che il blog è nostro e ci scriviamo quello che vogliamo. Se non ce la sentiamo di condividere tutto tutto tutto non siamo obbligate a farlo! Forse per i pensieri più intimi e profondi è meglio ritornare al caro vecchio diario cartaceo nascosto sotto il materasso e con il lucchetto!

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    1. anche del vecchio diario ci si può vergognare... io ho nascosto in casa uno scatolone pieno dei miei diari da adolescente.. aiuto! Ogni volta che mi capitano in mano sono idecisa se tenerli o buttarli!

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    2. Tenerli di sicuro (li ho pure io), ma non leggerli maiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii. E non mostrarli a nessuno. Trovo i miei di un'ingenuità assoluta e pieni di idiozie da adolescente. Però, in fondo, io ero così!

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  2. Bella domanda, cara Stefania! Ho idea che siamo più o meno nella stessa barca, essendo che i nostri blog sono quasi coetanei. Anch'io cerco di mantenermi neutrale e di non rivelare particolari troppo personali. Per scelta evito foto, riferimenti precisi a luoghi, fatti o persone. Non ne vedo l'utilità e poi, onestamente, le foto di mio figlio in giro per il web proprio non le voglio. Ho solo messo delle foto in cui non è riconoscibile in alcun modo. La rete è bellissima, dà molte possibilità, ma rimane ricca di insidie, specie per i minori. Ne senti di tutti i colori e, davvero, penso sia meglio andarci cauti. Molti miei amici sanno del blog, così come alcuni parenti. Però ho evitato accuratamente di farlo sapere a persone che so in contatto o in amicizia con gente che ... mi sta sulle scatole, con cui ho litigato o con cui ho un rapporto poco sereno. Diciamo che non mi va ecco. Forse è un'idiozia, perché poi magari mi leggono persone che, forse, conoscendole, potrebbero risultarmi odiose. Però preferisco così. I pensieri più intimi, forse, è meglio tenerli per sé, ha ragione Koko Pi. Preoccuparsi di cosa pensano le amiche che ti leggono, in fondo, è anche una questione di rispetto per i lettori. Anch'io oggi avrei potuto evitare il mio post sugli effetti assurdi della mia influenza, ma mi pareva un modo di essere vicina a chi mi legge, spiegando che sono stata lontana non per colpa mia, ma per cause di forza maggiore. Lo so, non è dovuto, non è obbligatorio, ma è un modo per sentirsi vicini a chi mi legge. Immagino tu comprenda cosa intendo!

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    1. ciao Federica, siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Anch'io non amo rivelare troppi dettagli personali, specialmente dei bambini. Al contrario però, non mi piace rimanere neutra e distaccata, soprattutto su argomenti che mi stanno a cuore!

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    2. Beh, se un argomento mi sta a cuore, di sicuro non mi tiro indietro. Quando mai? Io sono anche fin troppo schietta nel difendere le mie idee e questo in genere piace poco.

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  3. Cerco di fregarmene, e quando scrivo lo faccio per me e basta!
    provando a non pensare a chi legge.
    Ogni tanto censuro, per forza, ma solo di rado e solo cose particolarmente "no"...

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    1. Brava! Devo imparare a seguire la tua strada! :-) Ogni tanto bisogna lasciarsi andare e "fregarsene".

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  4. Non so, io questa domanda non me la sono mai posta, scrivo sempre di getto e pur nel rispetto delle persone che ho accanto, e di cui a volte parlo, scrivo di me in Totò, senza pensarci e lasciando che sia l'istinto a guidarmi, pensa che spesso nemmeno rileggo e mi capita solo dopo un po', di scoprire errori di ortografia e grammatica. Credo che l'importante e' che tu faccia solo cosa senti, il blog e' una sorta di terapia ma non deve mai essere un obbligo.

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  5. io ho sempre mantenuto tutto anonimo e a parte due amiche non ho mai detto a nex d'avere un blog … la settimana scorsa sono stata "scoperta" da un'amica … anche se ultimamente non racconto molto di me ogni tanto un sassolino dalla scarpa me lo tolgo … per farla breve … ho cancellato subito un post di due anni fa in cui si sarebbe riconosciuta alla prima riga e in cui mi lamentavo a piena voce sul suo stile educativo … ecco ora dovrò soppesare ancora di più ogni parola! :-(
    solidarietà! ;-)

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    1. ahahaha... mi hai fatto troppo ridere... :-)

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    2. Io non l'avrei cancellato. Ma io sono un po' stronza ... (se mi consenti l'espressione, cara Stefania) .... e se qualcosa in una persona non mi piace, mica faccio finta di nulla. In questo modo sai quante persone ho 'potato' dalla mia vita! O forse mi hanno potato loro. In ogni caso sono arrivata ad un punto della mia vita, specie da quando è nato mio figlio, che non ho più voglia di salvare le apparenze. Questo non significa essere maleducati, sia chiaro, ma quello che mi disturba - a 360° - viene eliminato!

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    3. Squitty: effettivamente tutte le cose che avevo scritto in quel post ho avuto poi modo di dirgliele di persona e altre volte sono stata molto chiara su argomenti in cui la pensiamo in modo diametralmente opposto, però mi "rompeva" che leggesse il mio sfogo in cui non avevo "stupidamente" neppure celato il gioco di cui si parlava e neanche la meta della destinazione delle vacanze. ecco, mancava solo il suo nome. se fossi stata più accorta non avrei mai cancellato quel post!

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    4. Ma certo, ci mancherebbe, solo un'opinione personale.

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  6. Pensa che io invece a volte ho il sospetto di esagerare all'inverso e poi penso: ma chissà a chi interessano cose così personali come quelle che scrivo! non interesseranno a nessuno!

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    1. a me interessano! hai sempre uno stile così personale che riuscirei a riconoscerti anche senza leggere la tua firma! :-)

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    2. Io non ti ho mai letta, ma le cose personali possono interessare eccome.

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  7. Grazie a tutte per aver condiviso le vostre opinioni. Ognuna di voi mi ha fatto riflettere su aspetti diversi. Penso sempre di più che ci voglia il giusto equilibrio e che ogni persona debba trovare la sua "dimensione", magari anche sbagliando!

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    1. Anch'io sono dell'idea che gli errori servono. Brava Stefania, bel post e bella la discussione che ne è seguita!

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  8. ciao, anche il blog è giovanissimo e sono giovanissima io nel mondo blogger. spesso mi trovo a chiedermi se quello che scrivo può interessare agli altri, per scelta cerco di tenermi un po' distaccata. Quello di cui a volte ho più paura è di scrivere in italiano scorretto, sopratutto quando un post lo tiro via veloce. Io e l'italiano non siamo mai andati molto daccordo :-) quindi a volte vorrei scrivere post più lunghi e profondi, ma poi mi blocco :-( ma pian piano s'impara

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  9. ciao! Da insegnante ti posso dire che diventerai sempre più brava perché la scrittura è solo questione di allenamento!

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    1. Vero! E da non insegnante, ma per esperienza personale, aggiungo che leggere molto aiuta a scrivere meglio!

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