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Dove vado? per #sensomieiviaggi

Questo mese il testimone della staffetta #sensomieiviaggi passa a Monica Liverani di Idee di tutto un po' e tocca proprio a lei lanciare il nuovo tema per il #sensomieiviaggi. La sua scelta sono i "cartelli" e le "indicazioni" che sono l'emblema stesso del viaggio ma anche della nostra vita: dove vado? Che direzione voglio prendere? 

Per me rimane la montagna la migliore esemplificazione di questa metafora ed è per questa ragione che oggi a partecipare è papà orso. 

Chi cammina in montagna sa bene che è fondamentale non perdere l'orientamento. Quello che bisogna fare è non perdere la via, evitare scorciatoie, fare sforzi commisurati alle proprie capacità. Niente male come insegnamento, no?

camminare in montagna


Camminare ci dà la possibilità di riflettere, di pensare a noi ma anche a ciò che ci circonda. La montagna ci parla del nostro passato anche solo attraverso due bandiere che sventolano su una spianata. 


grande guerra


La montagna ci dà la soddisfazione di raggiungere un traguardo importante dopo la fatica. Il panorama (e il panino!!!) ci ricompensano della fatica fatta. 

camminare in montagna

Nooooooooooo la varicella no!


Siamo in piena crisi varicella. Ma secondo voi, chi può averla presa? Ipotesi...

- Mamma Orsa Curiosona? No (io l'ho già presa da piccola)
- Orsetta grande che frequenta la scuola dell'infanzia con un centinaio di bambini e un milione di microbi? No
- Baby Orsetta che tocca tutto e bacia tutti? No

E allora chi rimane? Ebbene sì ...
Papà Orso. 





Sono senza parole. Da oggi ci trasferiamo dai miei e lasciamo in quarantena Papà Orso sperando che il contagio non sia già avvenuto. Tra 15 giorni circa avremo il responso! Povere noi! ˆ_ˆ

I sentieri dei miei viaggi


Come avevo anticipato, Papà Orso si è lasciato tentare dal nuovo tema del Senso dei miei viaggi proposto da Monica di Viaggi e Baci.  Per Papà Orso le strade sono sentieri di montagna, la sua grande passione.  E noterete con che passione vi descrive i percorsi che potete effettuare anche in compagnia dei vostri bambini sia in inverno che in estate!

Se invece vi siete persi la mia interpretazione delle strade dei miei viaggi, potete leggerla qui. 

Ora lascio la tastiera a Papà Orso (Daniele): 


Altopiano di Asiago: cima Ekar

Bella e semplice ciaspolata in ambiente poco frequentato e di sicuro appagamento visivo.
Si parte da località Turcio parcheggiando l'auto in prossimità dell'albergo “Al Turcio” e si segue la strada che poco dopo si tramuta in sentiero alla destra dello stesso.
Con molta neve è facile che ad un certo punto si perda la traccia e si sia costretti a farsela. Nessun problema,  come riferimento si può tenere la cupola dell'osservatorio astronomico prima tappa dell'itinerario. Lasciato alle nostre spalle l'osservatorio e scendendo verso Gallio si incontrano delle costruzioni,  alcune delle quali in ristrutturazione, che danno l'idea di quelli che erano i luoghi vissuti quotidianamente dalla popolazione delle “Terre Alte” fino a qualche decennio fa. Si prosegue deviando poi sulla sinistra e si scende seguendo le piste che in inverno vengono tracciate per le motoslitte. La fine della ciaspolata è nelle vicinanze del campeggio Ekar. Campeggio ben attrezzato e a pochi chilometri da Asiago. Posto ideale per chi voglia provare a visitare l'altopiano mantenendo la dimensione naturalistica. Tenendo la sinistra e togliendoci le ciaspole si segue la strada fino ad arrivare circa in venti minuti al parcheggio dell'albergo concludendo così un anello che per caratteristiche e difficoltà si presta anche a chi si cimenta per la prima volta con le ciaspe.


Altopiano di Asiago: Monte Zebio

Semplice passeggiata che attaversa una delle zone più tristemente note per le moltissime vite spezzate a causa del conflitto che ha visto gli eserciti Italiano ed Austriaco contrapporsi durante la “Grande Guerra”. Lasciamo l'auto in prossimità dell'istituto S. Gaetano e seguiamo la strada carrabile fino alla croce di S. Antonio. Qui troviamo una lapide in memoria del fratello di Fabio Filzi Fausto caduto in questo luogo. Si può dire che qui inizia l'escursione in quanto finalmente ci si inoltra nel bosco con un vero sentiero. Attraverso una fitta e bellissima vegetazione si arriva al bivacco Stadler in gestito dal CAI di Asiago. Proseguendo a destra verso la “Mina dello Scalabron” si arriva ad una selletta dove volendo ci si può inoltrare ne bosco seguendo le trincee che scavano per kilometri questi monti. Queste in particolare erano le trincee italiane di seconda linea. Da qui si arriva in pochi minuti al monumento posto proprio nel punto in cui scoppiò la mina. Non mi dilungo nella decrizione del perchè dello scoppio e perchè si usavano le mine. Ci sono molti libri in merito ma consiglio di leggere “Un anno sull'altipiano” di Emilio Lussu scrittore e purtroppo per lui testimone delle vicende che proprio qui sono avvenute. Anche qui si possono seguire le trincee stavolta austriache che scavano la roccia. Al giorno d'oggi sembra impossibile che si richiedesse alle persone questi sforzi immani spesso e volentieri fine a se stessi.
Si prosegue poi verso la cima di monte Zebio e si prosegue poi per “Malga Albi Pastorile” punto più lontano dell'escursione. Si ritorna verso “Malga zebio” per strada sterrata ed una volta arrivati si può visitare la “Crocetta di Zebio” autentica roccaforte austriaca e protagonita di primo piano del Museo all'aperto di monte Zebio. Una volta visitatala si scende verso il “Bivacco dell'Angelo” e seguendo il sentiero sulla destra si ritona senza difficoltà alla macchina. Percorso che in qualche maniera più di tanti libri di scuola testimonia a patto di saperne cogliere i segni, una piccola parte delle tragedie qui accadute.
La difficoltà del percorso è praticamente nulla nulla e adatta anche a bimbi dall'età di sei sette anni (secondo me ovviamente). 

Festa del papà


Il mio top of the post della settimana è dedicato alla festa del papà! Il bello della rete è che quando siamo a corto di idee, basta fare una piccola ricerca online  e il gioco è fatto! Questo post è dedicato a tutte quelle mamme e mogli che non vogliono rinunciare a preparare un piccolo pensierino per la festa del papà ma che non hanno il tempo di pensare a cosa fare! Ho selezionato per voi qualche bella idea presa in rete. 

1) Cento per cento mamma ci propone un lavoretto facile facile da realizzare insieme ai nostri bimbi. 

2) Cose da mamme ci propone una bellissima lettera (scaricabile) da dedicare al papà! Proprio bella così com'è o da utilizzare come dedica per un regalo. 

3) Mamma risparmio ci propone di festeggiare realizzando un quadretto con il test di gravidanza! Ottima per i futuri papà o perché no, per annunciare la gravidanza! 

4) Progetto Infanzia ci propone di preparare una sontuosa corona per il principe di casa! E' abbinata ad una divertente poesia, tutta da leggere!

E voi cosa farete? Mamme creative scatenatevi! Mamme pigre come me, copiate! ˆ_ˆ

Top of the post nasce da un'idea di Koko Pi, dal blog Ordinata mente. 

Mamma Orsa CuriosonadiStefaniaDesign byIole