Come avevo anticipato, Papà Orso si è lasciato tentare dal nuovo tema del Senso dei miei viaggi proposto da Monica di Viaggi e Baci. Per Papà Orso le strade sono sentieri di montagna, la sua grande passione. E noterete con che passione vi descrive i percorsi che potete effettuare anche in compagnia dei vostri bambini sia in inverno che in estate!
Se invece vi siete persi la mia interpretazione delle strade dei miei viaggi, potete leggerla qui.
Se invece vi siete persi la mia interpretazione delle strade dei miei viaggi, potete leggerla qui.
Ora lascio la tastiera a Papà Orso (Daniele):
Altopiano di Asiago: cima Ekar
Bella e semplice ciaspolata in ambiente
poco frequentato e di sicuro appagamento visivo.
Si parte da località Turcio
parcheggiando l'auto in prossimità dell'albergo “Al Turcio” e si
segue la strada che poco dopo si tramuta in sentiero alla destra
dello stesso.
Con molta neve è facile che ad un
certo punto si perda la traccia e si sia costretti a farsela. Nessun
problema, come riferimento si può tenere la cupola dell'osservatorio
astronomico prima tappa dell'itinerario. Lasciato alle nostre spalle
l'osservatorio e scendendo verso Gallio si incontrano delle
costruzioni, alcune delle quali in ristrutturazione, che danno l'idea
di quelli che erano i luoghi vissuti quotidianamente dalla
popolazione delle “Terre Alte” fino a qualche decennio fa. Si
prosegue deviando poi sulla sinistra e si scende seguendo le piste
che in inverno vengono tracciate per le motoslitte. La fine della
ciaspolata è nelle vicinanze del campeggio Ekar. Campeggio ben
attrezzato e a pochi chilometri da Asiago. Posto ideale per chi
voglia provare a visitare l'altopiano mantenendo la dimensione
naturalistica. Tenendo la sinistra e togliendoci le ciaspole si segue
la strada fino ad arrivare circa in venti minuti al parcheggio
dell'albergo concludendo così un anello che per caratteristiche e
difficoltà si presta anche a chi si cimenta per la prima volta con
le ciaspe.
Altopiano di Asiago: Monte Zebio
Semplice passeggiata che attaversa una
delle zone più tristemente note per le moltissime vite spezzate a
causa del conflitto che ha visto gli eserciti Italiano ed Austriaco
contrapporsi durante la “Grande Guerra”. Lasciamo l'auto in
prossimità dell'istituto S. Gaetano e seguiamo la strada carrabile
fino alla croce di S. Antonio. Qui troviamo una lapide in memoria del
fratello di Fabio Filzi Fausto caduto in questo luogo. Si può dire
che qui inizia l'escursione in quanto finalmente ci si inoltra nel
bosco con un vero sentiero. Attraverso una fitta e bellissima
vegetazione si arriva al bivacco Stadler in gestito dal CAI di
Asiago. Proseguendo a destra verso la “Mina dello Scalabron” si
arriva ad una selletta dove volendo ci si può inoltrare ne bosco
seguendo le trincee che scavano per kilometri questi monti. Queste in
particolare erano le trincee italiane di seconda linea. Da qui si
arriva in pochi minuti al monumento posto proprio nel punto in cui
scoppiò la mina. Non mi dilungo nella decrizione del perchè dello
scoppio e perchè si usavano le mine. Ci sono molti libri in merito
ma consiglio di leggere “Un anno sull'altipiano” di Emilio Lussu
scrittore e purtroppo per lui testimone delle vicende che proprio qui
sono avvenute. Anche qui si possono seguire le trincee stavolta
austriache che scavano la roccia. Al giorno d'oggi sembra
impossibile che si richiedesse alle persone questi sforzi immani
spesso e volentieri fine a se stessi.
Si prosegue poi verso la cima di monte
Zebio e si prosegue poi per “Malga Albi Pastorile” punto più
lontano dell'escursione. Si ritorna verso “Malga zebio” per
strada sterrata ed una volta arrivati si può visitare la “Crocetta
di Zebio” autentica roccaforte austriaca e protagonita di primo
piano del Museo all'aperto di monte Zebio. Una volta visitatala si
scende verso il “Bivacco dell'Angelo” e seguendo il sentiero
sulla destra si ritona senza difficoltà alla macchina. Percorso che
in qualche maniera più di tanti libri di scuola testimonia a patto
di saperne cogliere i segni, una piccola parte delle tragedie qui
accadute.
La difficoltà del percorso è
praticamente nulla nulla e adatta anche a bimbi dall'età di sei
sette anni (secondo me ovviamente).
Stefania mi presti papà orso qualche fine settimana?
RispondiEliminaMio marito non si muoverebbe mai dal suo orto/giardino... :-(
ahahaha... il mio devo tenerlo legato per farlo stare fermo ˆ_ˆ
EliminaUn guinzaglio pure per me!
EliminaAnche noi amiamo la montagna e i suoi straordinari percorsi. Bella descrizione e bellissimi posti. Ciao Giorgia
RispondiEliminaChissà, magari un giorno passeremo da quelle parti...le escursioni in montagna sono la nostra passione!
RispondiEliminaBenissimo allora! Chissà che non si possa organizzare qualcosa! ˆ_ˆ
EliminaIo amo il mare, ma queste foto sono bellissime :)
RispondiEliminaGrazie... Papà Orso fotografo ringrazia!
Eliminameravigliosa descrizione... come sempre, mi annoto le vostre mete ^_^
RispondiEliminaGrazie Carla e chissà che un giorno non si possa fare qualcosa insieme!
Eliminama il primo messaggio ti è arrivato?
RispondiEliminaciao Monica, leggo solo questo messaggio, non ho ricevuto nient'altro! Potrei aver combinato io qualche guaio??!? Ogni tanto sono un po' pasticciona con il blog ˆ_ˆ
EliminaBelle queste due escursioni. Noi siamo grandi amanti delle camminate e ciaspolate in montagna ma di solito da Verona si va in Lessinia o in Trentino. Dovremo provare a cambiare zona, in fondo Asiago non è distante!
RispondiEliminaCiao Annalisa! L'altopiano di Asiago è un po' sottovalutato ma offre tantissime opportunità di passeggiata! Visto che sei di Verona ti invito a partecipare al neonato gruppo facebook Blogger in Veneto
Eliminahttps://www.facebook.com/groups/1487332414820548/ Ti aspetto ˆ_ˆ
Belli i sentieri di montagna! Anche a noi piace camminare e scarpinare tra le cime... io però ho interpretato questa puntata dell'iniziativa come viaggi on the road, ti aspetto!
RispondiEliminaAnche la mia interpretazione è stata "on the road"... adesso passo a leggerti ˆ_ˆ
EliminaDi' a Papà Orso che scaldi il motore per il fine settimana del 2 giugno!
RispondiEliminayesssss! :-)
EliminaHo scoperto da poco il tuo blog e lo trovo interessante, anche perché tratti l'argomento Natura, che a me sta tanto a cuore. Andar per sentieri, scoprirne le bellezze e, perché no, anche le difficoltà, raccontarne le mille emozioni che s'incontrano percorrendoli, è stata da sempre la mia passione. Per questo ho creato da poco un blog interamente dedicato ai sentieri naturalistici. Se vorrai visitarlo mi faresti cosa gradita.
RispondiEliminaCiao, Massimo
http://massimoguercini.blogspot.it
ciao Massimo, grazie della visita. Il super appassionato in famiglia è mio marito ma è riuscito a trasmettere a me e alle bimbe la passione e l'amore per la montagna. Passo volentieri a salutarti! ˆ_ˆ
RispondiEliminaCiao mamma orsa curiosona, curiosando tra i partecipanti al sensodeimieiviaggi ho trovato un blog davvero carino:-)) a presto!!
RispondiEliminaGrazie della visita ˆ_ˆ Spero di ritrovarti presto qui nella tana
EliminaChe bello quel sentiero in mezzo alla neve! Da bambina andavo sempre in montagna con i miei genitori, poi non so perchè non ci sono più tornata ma so che mi perdo cose bellissime! Complimenti per le scarpinate e le foto, buona domenica!
RispondiEliminaNon è mai troppo tardi per ricominciare! ˆ_ˆ
EliminaAnche noi amiamo tanto la montagna e il senso di appagamento che si prova percorrendo i suoi sentieri. Le fotografie sono bellissime, mi piace molto la prima.
RispondiEliminaBuona serata a tutta la famiglia.
Antonella