Intervista a Cinzia Catalbiano, educatrice pre e neonatale

Ho avuto il piacere di conoscere Cinzia attraverso il web, grazie al suo bellissimo spazio online . La prima volta che ho letto le sue pagine, mi aveva subito incuriosita questa definizione di educatrice prenatale e neonatale e così le ho chiesto gentilmente di condividere con noi un po' del suo lavoro. Dopo aver letto le sue risposte, sono convinta che tutte noi mamme vorremmo avere una figura professionale così al nostro fianco che ci supporta nella vita di tutti i giorni!

 Ciao Cinzia e benvenuta nella tana. Ti vuoi presentare alle mie lettrici?
Grazie Stefania per l'ospitalità e un cordiale saluto alle tue lettrici.
Mi chiamo Cinzia Caltabiano, vivo in provincia di Padova e sono mamma di
2 bambini Leonardo e Arianna di 7 e 4 anni. Sono laureata in Scienze
dell'Educazione e mi sono specializzata nel campo perinatale. Nel 2012,
infatti, ho frequentato il corso di Perfezionamento in Educatore
Prenatale e Neonatale organizzato dall'Università di Padova.

In cosa consiste nello specifico il tuo lavoro? 
Mi occupo di consulenza educativa per futuri e neo genitori.
Andando ancor più nel particolare: per i futuri genitori fornisco
consulenza per ciò che riguarda la preparazione al dopo parto (quindi
approfondisco con loro le necessità della futura mamma, del neonato e
del neo papà al rientro a casa, focalizzandoci su  alcune tematiche ad
esempio l'allattamento, lo sviluppo del legame mamma-bambino, il ruolo
del papà, cambiamenti nella relazione di coppia,  ecc. )
Con i neo genitori oltre agli argomenti sopra citati approfondisco
tematiche come il sonno dei bambini, lo svezzamento, il gioco, le tappe
di crescita e cosa aspettarsi ad ogni nuova conquista del bambino. Le
consulenze si svolgono a domicilio dei futuri e neo genitori.
Inoltre organizzo corsi di massaggio neonatale (sempre a domicilio) e ho
attivi, in due comuni della provincia di Padova, degli Spazi Mamma in
cui le neo mamme possono ritrovarsi e approfondire varie tematiche che
ruotano intorno alla maternità.


Quali sono i motivi che spingono mamme e papà a richiedere i tuoi consigli?
Al giorno d'oggi si è sempre maggiormente consapevoli che le scelte
educative che si mettono in atto hanno una ricaduta sulla crescita del
proprio figlio. Alcune volte si cercano rassicurazioni su fatto che un
determinato comportamento del bambino (ad esempio dare morsi, fare
capricci in determinate situazioni..) sia "normale" e mi chiedono come
meglio affrontare queste situazioni.
Le neo mamme solitamente temono invece di non avere abbastanza latte (in
fase di avviamento dell'allattamento al seno) oppure si sentono non
adeguate o impreparate al loro "nuovo ruolo" e chiedono un confronto su
queste nuove esperienze.

Parliamo del sonno dei bambini. Ci puoi dare qualche piccolo consiglio per favorire una nanna serena e felice per i nostri piccolini?
Una premessa è doverosa: come ogni bambino ha una sua personalità anche
per ciò che riguarda il sonno ogni bambino è diverso. Ci sono bambini
che hanno la necessità di dormire tanto e altri che recuperano le
energie con poche ore di sonno. E' una caratteristica che fa parte di
ognuno di noi e non è modificabile.
Ciò non toglie che è giusto osservare una corretta "educazione al sonno"
per aiutare il bambino(ma anche i genitori..) ad affrontare il momento
della nanna nel migliore dei modi.

- Prima di tutto seguire sempre una routine per la nanna (prima pappa,
poi bagnetto infine pigiamino, favola, coccole ecc.) infonde sicurezza.
Fatto tutte le sere, la messa a letto risulterà più facile.

- Dopo avere messo il bambino nel proprio lettino stategli vicino,
tenendogli la manina, cantando la ninna nanna, facendo sentire quindi la
vostra presenza.

- E' preferibile mettere il bambino nella sua culla, magari affianco al
lettone per favore l'allattamento notturno, ma non nel vostro letto

- Per aiutare il bambino a rilassarsi può essere di aiuto l’uso del ciuccio.

- Se il bambino è più “grandicello” e non è abituato a dormire nel
proprio lettino, si alzerà spesso e cercherà di essere preso in braccio.
Rassicuratelo, per fare avvertire la vostra presenza e non sentirsi
abbandonato, ma dolcemente rimettetelo disteso.

- Non addormentarlo nel lettone, per poi spostarlo nel lettino

- Se il bambino è abituato ad essere allattato prima di andare a nanna
cercate di metterlo nel proprio lettino prima che si addormenti al seno.
Ti parlo da mamma di una bambina di quasi 3 anni che stenta ancora a dormire tutta la notte. Quali potrebbero essere le possibili cause? E' ancora una cosa fisiologica o dovrei preoccuparmi? 

Dopo i 18 mesi il sonno del bambino diventa più regolare anche se fino
ai 3 anni possono esserci dei risvegli fisiologici. Sicuramente è
importante avere instaurato una corretta routine per la messa a nanna e
se sono presenti dei risvegli può essere utile chiedersi: c'è un
fastidio fisico (sete, fame, caldo, freddo) che disturba il sonno? I
risvegli si presentano dopo una giornata intensa(magari dopo avere
svolto attività nuove)? Infine e non meno importante è da tenere
presente che dopo i 2 anni i bambini iniziano ad avere paura del buio
per cui durante la fase di sonno leggero è più facile  che si svegli e
abbia timore del silenzio e del buio della cameretta. Il mio consiglio è
quello di rassicurare e tranquillizzare la tua bimba quando lo richiede,
ma allo stesso tempo è importante permetterle di sperimentare le proprie
risorse per riuscire ad addormentarsi da sola (magari con l'aiuto della
bambola o del peluche preferito che le starà accanto e veglierà su di
lei..)

Grazie mille Cinzia per avermi concesso questa intervista, di sicuro interesse per tutte noi mamme. 

Se volete rivolgerle qualche domanda oppure seguirla online, potete trovarla qui:

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