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2013
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2013
La scatola azzurrra
Ieri sera riunione di presentazione del piano formativo della scuola dell'infanzia dell'orsetta curiosa.
Sono tornata a casa entusiasta e piena di spunti creativi.
Vi voglio raccontare di questo laboratorio che sarà proposto ai bambini di 3 anni (piccoli) a partire da Gennaio ogni 15 giorni.
La scatola azzurra, un po' di storia: questo gioco è stato ideato dalla zurighese Dora Kalff (allieva di Jung) in ambito terapeutico. Paola Tonelli, insegnante di Roma e referente del Movimento di cooperazione educativa, ha poi riproposto il gioco in ambito educativo scolastico dal nido alla scuola secondaria di primo grado.
Perché Scatola azzurra: perché richiama il colore del cielo, del mare, del fiume, del lago. Nella scatola il bambino può giocare a lungo con.. sabbia, acqua, terra, farina, conchiglie, sassi, rami ecc....anche se si trova all’interno della propria scuola.
In cosa consiste il laboratorio: i bambini vengono accompagnati in una stanza tranquilla. In un primo momento ci sarà un grande telo azzurro con la farina gialla, al bambino verranno tolte le scarpe e giocherà liberamente. Successivamente verranno inseriti contenitori di diverse dimensioni, setacci, cucchiai, forchette. Dopo 2 mesi circa ad ogni bambino verrà data una cassetta rettangolare (1mx1m h10) di legno con il fondo azzurro. Lungo le pareti della stanza ci saranno delle mensole con varie vaschette contenenti diversi materiali e oggetti: sabbia, sassi, foglie, rametti, conchiglie, animaletti, giochini di plastica, bottoni, personaggi fantastici ... Ogni bambino costruirà la sua scatola scegliendo liberamente i materiali in un clima di calma e concetrazione accompagnati dalla musica.
Le abilità esercitate:
- attività di manipolazione
- attività per lo sviluppo emotivo (contatto diretto con elementi naturali, drammatizzazione di storie)
- attività per lo sviluppo espressivo (costruire storie, fiabe, avventure, quadri, paesaggi)
- attività per lo sviluppo del linguaggio (raccontare storie, avventure, fiabe)
- attività logico-matematiche (riflessioni e operazioni di tipo logico-matematico)
- attività per le osservazioni scientifiche (costruzioni di micro ambienti)
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OTT
2013
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2013
50 cose che un bambino dovrebbe fare prima dei 12 anni
Il sito inglese National Trust ha pubblicato una lista di 50 attività che un bambino dovrebbe fare prima dei 12 anni. C'è anche un simpatico pdf da scaricare nel quale potete segnare le attività completate! Bella idea da inserire nell'album dei ricordi, magari aggiungendo la data e un piccolo commento!
Scarica qui il pdf.
Foto del futuro Papà Orso Curiosone, Yosemite National Park |
Ecco la lista in italiano :-)
1. Arrampicarsi su un albero
2. Rotolarsi giù da una collina
3. Campeggiare in mezzo alla natura
4. Costruire una capanna
5. Guardare l'erba
6. Fischiare con un filo d'erba
7. Far volare un aquilone
8. Catturare un pesce con una rete da pesca
9. Managiare una mela appena colta dall'albero
10. Giocare a "Conkers" (gioco tradizionale inglese, tipo trampoli)
11. Giocare a palle di neve
12. Cercare tesori sulla spiaggia
13. Camminare sotto la pioggia
14. Costruire una diga
15. Andare sullo slittino
16. Seppellire qualcuno nella sabbia
17. Organizzare una gare di lumache
18. Camminare in equilibrio sul tronco di un albero caduto
19. Dondolarsi su un'altalena a piattello
20.Andare in cerca di lucciole
21. Mangiare more o lamponi selvatici
22. Guardare/entrare dentro un albero cavo
23. esplorare un'isola
24. Fare un castallo di sabbia
25. Vedere una stella cadente
26. Andare a caccia di ossa e fossili
27. Arrampicare su roccia
28. Scalare una collina altissima
29. Vedere una cascata da vicino
30. Guadare un ruscello
31. Correre a perdifiato
32. Trovare delle uova di rana o dei girini
33. Acchiappare una farfalla con un retino
34. Far rimbalzare i sassi su uno specchio d'acqua
35. Scoprire cosa c'è in uno stagno
36. Richiamare un gufo
37. Scoprire chi abita le pozze nelle rocce o negli scogli
38. Giocare con il fango
39. Catturare un granchio
40. Fare una passeggiata nella natura di notte
41. Piantare un seme, coltivare la pianta e mangiarne i frutti
42. Nuotare in acque aperte (fiume, mare, lago)
43. Fare rafting
44. Accendere un fuoco senza usare fiammiferi
45. Trovare la strada con una mappa e una bussola
46. Camminare all'aperto a piedi nudi
47. Cucinare all'aperto con un fornellino da campeggio
48. Calarsi da una montagna in corda doppia
49. Partecipare ad un "geocaching" (tipo caccia al tesoro)
50. Fare canoa su un fiume
Fate un rapido calcolo, quante attività vi mancano? E qual è la vostra attività
preferita?
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2013
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2013
Inglese con Harry Potter!
Che difficile fare un po' di inglese a casa! Soprattutto con i bambini in età scolare è impegnativo trovare delle attività accattivanti per non far sembrare quel tempo dedicato all'inglese una lezione di scuola!
Voglio consigliarvi un espediente per rendere tutto un po' più magico: in gergo linguistico si chiama "context creation", ovvero la creazione del contesto.
Il mio suggerimento è di utilizzare come traccia Harry Potter. Scelgo il maghetto per le innumerevoli possibilità che propone ma qualsiasi tema va bene! Potete seguire passo passo i libri o anche viaggiare con la fantasia.
Primo passo però è l'invito ufficiale a Hogwarts: la scuola di magia. Pensate che bello far trovare ai bambini questo invito e sancire un patto con loro. Se accetteranno, potranno vivere delle avventure magiche ma dovranno anche impegnarsi a portare a termine ogni missione. Proprio come a Hogwarts possiamo assegnare loro un punteggio per ogni Task completato e prevedere anche dei premi.
Ecco l'invito originale. Ovviamente può essere modificato secondo necessità!
Voglio consigliarvi un espediente per rendere tutto un po' più magico: in gergo linguistico si chiama "context creation", ovvero la creazione del contesto.
Il mio suggerimento è di utilizzare come traccia Harry Potter. Scelgo il maghetto per le innumerevoli possibilità che propone ma qualsiasi tema va bene! Potete seguire passo passo i libri o anche viaggiare con la fantasia.
Primo passo però è l'invito ufficiale a Hogwarts: la scuola di magia. Pensate che bello far trovare ai bambini questo invito e sancire un patto con loro. Se accetteranno, potranno vivere delle avventure magiche ma dovranno anche impegnarsi a portare a termine ogni missione. Proprio come a Hogwarts possiamo assegnare loro un punteggio per ogni Task completato e prevedere anche dei premi.
Ecco l'invito originale. Ovviamente può essere modificato secondo necessità!
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OTT
2013
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2013
Five Little Pumpkins
Halloween può essere un' occasione per qualche attività divertente in inglese.
Ecco una bella filastrocca! Allenare i bambini alla memorizzazione e/o drammatizzazione di piccole nursery rhymes è molto importante per la pronuncia; i bambini interiorizzano suoni che non sono presenti nella loro lingua madre e imparano a riprodurli.

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OTT
2013
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10 cose da fare con i bimbi a Vicenza
Come mamma sono sempre alla ricerca di attività interessanti da fare con le bimbe, siano esse culturali, sportive, escursionistiche o di semplice relax.
Ho compilato questa lista con l'intento di condividere le opportunità offerte dal nostro territorio;
ho compilato le prime prime nove attività, per la decima attendo i vostri consigli!
1. Santuario di Monte Berico con relativa cioccolata alla Casa del Pellegrino
2. Visita di una villa palladiana.
3. Marostica. La piazza degli scacchi e una scarpinata al castello superiore.
4. Bassano. Ponte degli Alpini e passeggiata nel lungo Brenta.
5. Asiago. Il Villaggio degli Gnomi
6. Grotte di Oliero
7. Cartigliano. Parco Zoo Cappeller
8. Valstagna. Rafting sul Brenta
9. Santorso. Oasi Rossi con il suo parco e il giardini delle farfalle.
10. ... ... ....
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2013
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2013
Picture Books
Ovviamente la lettura in inglese è più difficile. Possiamo adottare un piccolo accorgimento nella scelta dei libri, ovvero scegliere libri di una fascia d'età inferiore rispetto a quella reale.
Qui di seguito vi propongo dei Picture Book che vanno bene per bambini in età scolare, tuttavia anche i bambini in età prescolare possono apprezzarne le immagini e il ritmo del racconto.
Operation Alphabet
ce la farà il piccolo Charlie a imparare le lettere dell'alfabeto? Una straordinaria avventura lo condurrà alla scoperta delle parole
Lost and Found
cosa fa un bambino quando si trova un pinguino fuori dalla porta di casa? Scopre da dove viene e lo riporta a casa, anche se questo significa remare fino al Polo Sud.
Polar Bear, Polar Bear, What do you hear?
che verso fanno gli animali? Super divertente sentire che anche gli animali parlano in inglese!
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OTT
2013
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2013
Inglese come? Aneddoti
Ho avuto la fortuna di insegnare 2 anni inglese nella scuola dell'infanzia ... poi la vita mi ha portato in altre direzioni (sempre interessanti ma diverse). Sono stati anni illuminanti che mi hanno fatto capire come quante risorse abbiano i bambini e come siamo noi adulti con i nostri limiti a tappargli le ali!
Vi riporto qui alcuni aneddoti divertenti che mostrano però i principi di un approccio naturale all'insegnamento.
Premetto che ho sempre parlato inglese con i bambini.
1. Alla seconda lezione un bambino mi saluta dicendo: "Life is now" (slogan di una famosa pubblicità).
Mi direte che l'affermazione non è pertinente con il contesto ... ma eccome se lo è: il bambino ha capito che la maestra utilizza un codice linguistico diverso dal suo ed è andato a pescare nella sua mente pezzi di quel codice e ha fatto un'associazione corretta!
2. Due bambini litigano e si picchiano. Lì prendo in disparte e in inglese li sgrido. Alla fine della ramanzina invito i bimbi a chiedersi scusa, sempre in inglese. La risposta dei bimbi è stata: "Scusa" (in italiano).
Ovviamente i bambini non hanno capito una parola di quello che ho detto ma il contesto, la gestualità, il tono hanno fatto loro intuire il messaggio e hanno risposto di conseguenza.
3. "Maestra, ma tu vieni dall'Inghilterra? E' per quello che facciamo inglese solo 2 volte alla settimana, mica puoi prendere l'aereo tutti i giorni!". I bambini si danno delle spiegazioni: la maestra parla inglese perché viene dall'Inghilterra e non perché stiamo facendo una lezione di inglese. La lingua è comunicazione!
Ho nostalgia di quel periodo: i bambini mi hanno insegnato molto e li porto sempre nel mio cuore!
20
OTT
2013
OTT
2013
Hocus & Lotus
Come promesso, vi presento alcuni dei metodi più in voga nell'insegnamento dell'inglese nella scuola dell'infanzia.
Hocus & Lotus sono due dinosauri ed è il nome del metodo utilizzato nella scuola dell'infanzia di mia figlia per insegnare l'inglese.
Il laboratorio di inglese è proposto ai bambini medi e grandi quindi la mia tata comincerà l'anno prossimo ... nel frattempo però, da mamma orsa curiosona quale sono, mi sono già documentata!
Il motto di questo metodo è:
"Entrare in un nuovo mondo
per imparare una nuova lingua"
Si indossa la maglietta magica e in cerchio si recita la formula che catapulta i bambini nel mondo di Hocus & Lotus dove si parla una nuova lingua.
Il tutto è basato su un format narrativo costante che stimola l'interattività dei bambini con l'insengnante.
Se volete avere maggiori informazioni sul metodo Hocus & Lotus http://www.hocus-lotus.edu/.
20
OTT
2013
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2013
Viaggiare in camper ... con i bimbi
In questa giornata uggiosa, rinchiusa in casa, con le tate a letto, chiudo gli occhi e viaggio con la fantasia!
La passione per i viaggi accomuna me e mio marito, tant'è vero che ci siamo conosciuti in Canada... (ma questa è un'altra storia!) ... e adesso abbiamo coinvolto anche le bimbe.
E' da qualche anno che il camper è diventata la nostra casetta per le vacanze e ci porta a scoprire luoghi meravigliosi, ogni volta diversi!
Tanto spirito di adattamento e di avventura e il camper diventa l'ideale con i bambini.
Questo era il nostro accampamento al lago di Calndonazzo (TN) quest'estate:
Spero di avervi incuriosito un po', questa non è che un'anticipazione, a breve pubblicherò i resoconti dei nostri viaggi in camper con le bimbe.
La passione per i viaggi accomuna me e mio marito, tant'è vero che ci siamo conosciuti in Canada... (ma questa è un'altra storia!) ... e adesso abbiamo coinvolto anche le bimbe.
E' da qualche anno che il camper è diventata la nostra casetta per le vacanze e ci porta a scoprire luoghi meravigliosi, ogni volta diversi!
Tanto spirito di adattamento e di avventura e il camper diventa l'ideale con i bambini.
Questo era il nostro accampamento al lago di Calndonazzo (TN) quest'estate:
Spero di avervi incuriosito un po', questa non è che un'anticipazione, a breve pubblicherò i resoconti dei nostri viaggi in camper con le bimbe.
19
OTT
2013
OTT
2013
come insegnare l'inglese nella scuola dell'infanzia
Questi sono i principi base che ritengo indispensabili nell'insegnamento, altro discorso è invece quello che le mamme possono fare a casa (ne parleremo più avanti).
Dunque, chiedete a scuola, informatevi, e se venite a sapere che quando fanno inglese colorano fotocopie, fategli saltare l'ora di inglese! :-)
1. L'insegnante deve sapere l'inglese:
... non è così scontato! L'insegnante dovrebbe essere madrelingua o con un'ottima conoscenza della lingua oggetto di studio. Mi direte, è così necessario? Tanto serve sapere solo qualche parola.
Sì, è necessario: non è che l'insegnante di matematica di prima elementare conosce solo i numeri fino a 20 perché gli altri non le servono!!!!!
2. L'insegnante deve parlare solo inglese:
ci possono essere diversi espedienti per introdurre la lingua: l'insegnante parla sempre e solo inglese oppure beve una pozione magica prima di cominciare, oppure il gruppo dei bambini entra in una stanza magica dove le parole cambiano.
3. L'insegnante deve seguire un metodo (qualunque esso sia)
... parlerò più avanti dei diversi metodi
4. Bisogna rispettare il "silent period" dei bambini:
nell'apprendimento delle lingue c'è il cosidetto periodo del silenzio nel quale il bambino difficilmente parla ma ascolta e mette da parte. E' come un neonato che per 9/12 mesi ascolta e poi improvvisamente inizia a sillabare e poi a parlare!
5. Non chiedere mai di tradurre:
i bambini non sono dei traduttori, c'è l'università per questo! I bambini capiscono la lingua dal contesto e non è necessario chiedere loro il significato di ogni singola parola!
Dunque, chiedete a scuola, informatevi, e se venite a sapere che quando fanno inglese colorano fotocopie, fategli saltare l'ora di inglese! :-)
1. L'insegnante deve sapere l'inglese:
... non è così scontato! L'insegnante dovrebbe essere madrelingua o con un'ottima conoscenza della lingua oggetto di studio. Mi direte, è così necessario? Tanto serve sapere solo qualche parola.
Sì, è necessario: non è che l'insegnante di matematica di prima elementare conosce solo i numeri fino a 20 perché gli altri non le servono!!!!!
2. L'insegnante deve parlare solo inglese:
ci possono essere diversi espedienti per introdurre la lingua: l'insegnante parla sempre e solo inglese oppure beve una pozione magica prima di cominciare, oppure il gruppo dei bambini entra in una stanza magica dove le parole cambiano.
3. L'insegnante deve seguire un metodo (qualunque esso sia)
... parlerò più avanti dei diversi metodi
4. Bisogna rispettare il "silent period" dei bambini:
nell'apprendimento delle lingue c'è il cosidetto periodo del silenzio nel quale il bambino difficilmente parla ma ascolta e mette da parte. E' come un neonato che per 9/12 mesi ascolta e poi improvvisamente inizia a sillabare e poi a parlare!
5. Non chiedere mai di tradurre:
i bambini non sono dei traduttori, c'è l'università per questo! I bambini capiscono la lingua dal contesto e non è necessario chiedere loro il significato di ogni singola parola!
18
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2013
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Canzoncine in Inglese
Canzoncine in Inglese è il titolo del libro di Giunti Kids che vi consiglio come primissimo approccio all'inglese. L'ascolto, la musica, il ritmo e il canto sono validissimi strumenti per imparare parole nuove e per allenare la pronuncia!
Una bella raccolta di canzoni e conte tradizionali, corredate da immagini e parole per accompagnare con i gesti il canto!
La mia bimba di 3 anni le ascolta da quando era piccolissima e a furia di ascoltarle le sa cantare con un'ottima pronuncia! Bello e divertente!
Una bella raccolta di canzoni e conte tradizionali, corredate da immagini e parole per accompagnare con i gesti il canto!
La mia bimba di 3 anni le ascolta da quando era piccolissima e a furia di ascoltarle le sa cantare con un'ottima pronuncia! Bello e divertente!
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OTT
2013
OTT
2013
Viva la montagna!
foto di papà Orso, Panorama a Innsbruck
Ho la fortuna (o sfortuna, dipende dai punti di vista) di essere sposata con un super appassionato di trekking. Visto che oggi è il compleanno del mio maritino, il mio primo post è dedicato alla montagna!
La montagna offre innumerevoli attività per i bambini, dal semplice pic-nic alle escursioni più difficili. Non sempre però è facile individuare i percorsi più adatti a tutta la famiglia. Generalmente noi ci affidiamo a 2 guide:
- Montagna per tutti, L'arco alpino in 105 itinerari facili e piacevoli la natura più bella e incontaminata a cura del Touring Club Italiano.
Non è specifico per i bambini ma i percorsi sono ben descritti (itinerario, tracciato del percorso, raggiungere la partenza, prolungare l'escursione) ed è corredato di belle fotografie.
vedi libro
- I Sentieri Bambini a cura di Cierre Edizioni
Itinerari specificatamente pensati per i bambini
vedi libro
Ho la fortuna (o sfortuna, dipende dai punti di vista) di essere sposata con un super appassionato di trekking. Visto che oggi è il compleanno del mio maritino, il mio primo post è dedicato alla montagna!
La montagna offre innumerevoli attività per i bambini, dal semplice pic-nic alle escursioni più difficili. Non sempre però è facile individuare i percorsi più adatti a tutta la famiglia. Generalmente noi ci affidiamo a 2 guide:
- Montagna per tutti, L'arco alpino in 105 itinerari facili e piacevoli la natura più bella e incontaminata a cura del Touring Club Italiano.
Non è specifico per i bambini ma i percorsi sono ben descritti (itinerario, tracciato del percorso, raggiungere la partenza, prolungare l'escursione) ed è corredato di belle fotografie.
vedi libro
- I Sentieri Bambini a cura di Cierre Edizioni
Itinerari specificatamente pensati per i bambini
vedi libro
18
OTT
2013
OTT
2013
Benvenuti da Mamma Orsa Curiosona
Perché Mamma Orsa?
Mamma Orsa passa gran parte della sua vita ad allevare i cuccioli.
Mamma Orsa ama i suoi cuccioli e li protegge fino ad aggredire chiunque li metta in pericolo.
Perché Curiosona?
Mamma Orsa è molto curiosa e insegna ai suoi cuccioli tutto quello che devono sapere per diventare grandi e forti giocando!
Questa sono io! Una Mamma Orsa Curiosona, come tante di voi, scommetto!
Mamma Orsa passa gran parte della sua vita ad allevare i cuccioli.
Mamma Orsa ama i suoi cuccioli e li protegge fino ad aggredire chiunque li metta in pericolo.
Perché Curiosona?
Mamma Orsa è molto curiosa e insegna ai suoi cuccioli tutto quello che devono sapere per diventare grandi e forti giocando!
Questa sono io! Una Mamma Orsa Curiosona, come tante di voi, scommetto!
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